LA FARMACISTA

Guardai fuori dalla finestra, aveva smesso di piovere,mancava poco ormai all’apertura della farmacia ,mi ero deciso.Oggi le avrei chiesto di uscire .Katia, cosi era scritto sul suo cartellino. Ci andavo per le cose piu disparate , dai cerotti , alle supposte, agli sciroppi, solo per vederla….e va da se che aveva degli occhiali con delle lenti spesse un centimetro, ma dietro a quelle lenti due occhi verdi che ti bucavano , un corpo da mozzare il fiato, le gambe , sembravano scolpite da messer Michelangelo in persona, e se la vedevi da dietro ti immaginavi tutto , un bel culetto tondo , sodo a volte si chinava per prendere i farmaci e si intravedevano le cosce. un giorno andai fuori di testa , quando prese la scaletta e si inarpico sugli scaffali , mi sembrava di toccare il cielo con un dito , riuscii a vedere il perizoma su quelle natiche tonde. “Buonasera Katia” . “Buonasera Walter.. eravamo soli, mi sono preso un po di coraggio e gli ho fatto la proposta . Ecco signorina katia , le volevo dire una cosa !
” Mi dica la ascolto”.
“Ecco , io , mi perdoni , ma lei è cosi bella che io volevo invitarla ad uscire !
“La ringrazio ,mi fa piacere , ma io sono sposata.”
“Mi scusi. Non lo sapevo “.
“Non si preoccupi, ma le devo confessare, che lei è gentile , e che accetto , mi porti fuori , mi sorprenda .”

Ed eccomi qui , alle venti in punto , come daccordo .Alle venti e dieci , si fermò a circa dieci metri una BMW bianca , la intravidi dietro il vetro del parabrezza , parcheggiò , aveva un abito di percalle che le fasciava i fianchi mi raggiunse , girandosi nervosa , per vedere se qualcuno la osservava . Entrò in macchina , e mi disse: ” parti , non restiamo qui”.
Al Blue Note c’era un tributo al grande Coltrane.
Ce la portai .
Al Sax c’era il grande Stefano di Battista , al piano Paolo iannacci, il figlio del grande Enzo , il primo pezzo fu Giant Steps .Solo il grande Coltrane riusciva a padroneggiare e portare il suo sax tenore a livelli altissimi , ma Stefano non era molto da meno .Katia era raggiante .
“Grazie Walter per avermi portata in questo bel locale, non ero mai stata in un locale jazz …meriti un premio .

Con mia grande sorpresa , mi ficcò la lingua dentro la bocca , le sue labbra tumide , mordevano le mie , mi mise una mano sulla patta dei pantaloni , e va da se che il mio pene era gonfio da un bel pezzo , la sua pelle odorava di gelsomino ……misi la mia mano in mezzo alle sue gambe …non portava le mutandine, mi sorrise.
La band stava suonando Naima…era la prima moglie di Coltrane, il genio gli aveva dedicato un pezzo che era un capolovoro, come il pompino che Katia mi stava facendo .
“Sei una sfacciata katia”
Mi guardò senza dirmi una parola , mi prese per mano , riuscii a reinfilare il mio pene e pagare il conto lasciando una lauta mancia e uscimmo dal locale, l’aria era tiepida , giugno era un mese bellissimo per uscire la sera .
Ci avvicinammo alla macchina , lei si girò di scatto ,si abbassò me lo tirò fuori e cominciò a prendermelo in bocca avidamente , con sapienza , la sua lingua saliva e scendeva mentre un rivolo di saliva le scendeva dalla bocca .
“Voglio che mi prendi sul cofano ”
Non me lo feci ripetere, la presi e la misi sul cofano , le tirai su il vestitino e cominciai a baciarla , dapprima le sue cosce , poi su , gli aprii le chiappette sode e cominciai a slinguarla per bene, la sentivo mugolare di piacere . passai al buchino roseo del culetto e ci infilai la lingua tutta dentro .
“Prendimi ti prego ” Mi disse ansimando .
Non me lo feci ripetere , le presi le reni e appoggiai la mia cappella sul suo buchino , preso da un raptus spinsi con tutte le mie forze , e la penetrai .Il suo seno sbatteva contro il cofano della macchina i miei fianchi andavano avanti e indietro , mi sentivo come una locomotiva a vapore che stava per scoppiare.

” Scopami , scopami sei il mio toro da monta , spaccami il culo , forza , fammi godere ” Andai avanti per venti minuti buoni un rivolo di sudore mi pervase la fronte .Le presi la gamba e la appoggiai sul cofano e continuai a stantuffarla, “Godi Troia che non sei altro ”
“Si , sono la tua puttana, fammi godere ” con la coda dell’occhio vidi che una coppia ci stava guardando , ma non me ne fregava un cazzo , anzi mi eccitava di piu , anche lei se ne accorse e non disse niente era troppo presa dal mio cazzone che andava su e giu
venimmo insieme . Alla fine stremati ci appoggiammo tutti e due sul cofano .ci volle quasi un minuto per riprenderci .Sentimmo un applauso , la coppia che aveva assistito a tutta la scena sorrise all’unisono, e la ragazza aveva in mano il pene del suo uomo …ma questa è un altra storia .

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